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"Santoli ha tracciato dei cammini. Accostando capolavori conclamati con produzioni degli ultimi anni. Relazionando grandi maestri con quasi esordienti. Ponendosi delle domande e cercando risposte, o, meglio, impostando le basi per risposte non definitive ma dialogiche. Identificando tematiche ('libertà', 'femminino', 'natura e civilizzazione', arrivando alle 'contaminazioni') e andando poi a ritrovare nelle opere le opzioni visive, le scelte stilistiche che caratterizzano il lavoro dei registi. Lo studioso, lo studente, il cultore, può farsi perfino da solo il suo cineforum, usando il 'taccuino' di Santoli come guida e come base per l'approfondimento, il dibattito: come si faceva una volta e si dovrebbe continuare a fare. Perché il cinema è rappresentazione del mondo, e viverlo significa simulare ogni tipo di esperienza, crescendo e confrontandosi. Meglio, allora, se si può contare, se si può fare affidamento su un attendibile e disponibile 'appassionato'." (Carlo Montanaro)